Introduzione
Cercare di mantenersi in buona salute è un obiettivo comune, a tutti ma le strade che si possono percorrere per perseguirlo sono diverse.
Una di queste è la Naturopatia che, fra le medicine non convenzionali, rappresenta un approccio che si propone di insegnare come poter gestire la salute nella vita quotidiana, il rapporto tra l’individuo e l’ambiente circostante, in armonia ed equilibrio con la natura.
Il termine “Naturopatia” etimologicamente deriva dall’inglese “Nature’s Path”, letteralmente “sentiero della natura” Ma chi è il Naturopata e sopratutto che cosa fa? Si tratta di un professionista che esercita la sua attività in maniera autonoma nel campo della salute e del benessere; non deve essere necessariamente un medico, non esegue diagnosi di tipo medico e non prescrive terapie farmacologiche.
Il Naturopata favorisce la guarigione riportando ad uno stato di riequilibrio le attività emuntoriali (eliminazione dall’organismo dei prodotti di rifiuto), spesso sovraccariche di scarti metabolici, che ostacolano il regolare flusso delle attività vitali.
Per ottenere tutto ciò il Naturopata si avvale di mezzi diagnostici fra i quali la Medicina Cinese, l’Iridologia, la Riflessologia plantare, etc., e curativi quali la Alimentazione Naturale, la Fitoterapia, la Floriterapia ed il Flowermassage, il Massaggio cinese Tuina, il Linfodrenaggio, etc, e tecniche energetiche quali il Qi Gong ed altro ancora.
Ma quel è il compito principale del Naturopata? Fra i compiti principali di un Naturopata vi è sicuramente quello di educare e responsabilizzare il paziente, aiutandolo ad alimentarsi correttamente e a seguire un sano modo di vivere, nel rispetto della natura e delle leggi che regolano la vita.
Fondamentale, nel rapporto terapeuta/paziente/malattia è il principio olistico (dal greco “Holos”, l’intero) secondo cui anima, mente e corpo sono indivisibili e l’organismo viene considerato nella sua totalità piuttosto che nelle singole parti. La malattia pertanto rappresenta un’alterazione dell’equilibrio energetico esistente tra i diversi organi. Si crea squilibrio quando i rapporti tra le emozioni endogene, intrinseche alla personalità e le influenze esogene, provenienti dall’ambiente , non sono in armonia e non rispecchiano le attese e i bisogni fisici e spirituali della persona. Ma quali sono le cause di questa disarmonia? Esse sono da ricercarsi nelle cattive abitudini in genere (specie quelle alimentari) nello stress (sia fisico che psichico), nei disadattamenti sociali ed economici che determinano l’insorgere di fattori perturbanti. Non meno importanti in tal senso risultano l’inquinamento dell’aria, del cibo e dell’acqua, così come gli agenti tossici causati da farmaci, alcolici, alimenti grassi, ma anche la carenza di esercizio fisico, di riposo e di rilassamento e nell’insieme costituiscono ulteriori elementi di alterazione dell’equilibrio organico.
La medicina olistica valorizza l’interazione tra il corpo e lo spirito, la personalità e l’ambiente;e proprio attraverso la comprensione di questi rapporti è possibile favorire, mediante l’ausilio delle terapie naturali e di un regime alimentare adeguato, il processo di guarigione del paziente attivando l’equilibrio psicofisico e sbloccando l’energia vitale, per riacquistare benessere e felicità interiore.