Energetica dei Meridiani
Tra filosofie e medicine orientali
Le filosofie orientali e le corrispondenti medicine orientali si basano sulla corrispondenza analogica fra Cosmo e Uomo, quindi fra Macrocosmo e microcosmo e, poiché le leggi che regolano l’Universo sono le stesse, con le adeguate trasposizioni, si comprenderà l’uno attraverso l’altro.
L’attenta osservazione della natura e del mutamento e alternanza continui dei suoi cicli, portò alla comprensione del fatto che sulla Terra tutto nasce, cresce e muore, percorrendo un certo numero di stagioni vitali, per poi rinascere in altra forma analoga, continuando il proprio ciclo.
L’alternanza tra YIN e YANG
Tutto ciò che vive manifesta un’alternanza tra due polarità opposte e complementari: YIN e YANG, all’interno delle quali si distinguono quattro fasi. Due fasi principali (ad esempio, nel ciclo delle stagioni, INVERNO ed ESTATE), a cui si aggiungono due fasi intermedie (PRIMAVERA e AUTUNNO), che equilibrano il potere delle due polarità principali, perché uno sta calando mentre l’altro sta crescendo.
L’alternanza di Yin e YANG è espressa dal simbolo del Tao ( Taj Ji), così il ciclo delle stagioni mette in risalto la corrispondenza analogica di elementi tra loro anche molto diversi ma tutti legati dalla legge del quattro, che governa la terra. Quindi se l’estate, la stagione più calda, corrisponderà, nel ciclo della giornata, al mezzogiorno e, tra gli elementi che hanno determinato la creazione (ARIA, ACQUA, FUOCO, TERRA), al Fuoco; il suo punto cardinale sarà il Sud, e nella vita dell’uomo, sarà rappresentata dalla giovinezza. Nell’ambito delle emozioni, invece, corrisponderà alla gioia, tra gli organi del corpo al cuore, fra i colori al rosso, e così via. Le corrispondenze sono facilmente identificabili per ciascuna delle quattro fasi.
Gli elementi della creazione
Gli elementi della creazione, secondo la medicina tradizionale cinese sono: l’Acqua, il Metallo, la Terra, il Fuoco e il Legno. La Terra è al centro, perché nessuno degli elementi esisterebbe senza di essa.
Come l’Universo, anche l’Uomo è un intero costituito da parti più piccole fino a quelle infinitesimali, osservabili solo al microscopio, e ognuno di noi contiene le memorie di tutta la creazione, la volontà, le emozioni, quindi la realtà di quel Macrocosmo di cui tutti facciamo parte.
La filosofia orientale ha mantenuto nei secoli la consapevolezza della realtà energetica da cui è costruita (ma anche distrutta) ogni forma materiale, grande o piccola, minerale, vegetale o animale. Verità che, al contrario, l’Occidente ha dimenticato, fino a quando, ad un certo punto della storia, le due culture si incontrarono, e conseguentemente si verificò un’apertura a questa consapevolezza.
La fisica occidentale ha svelato che energia e materia non sono che due diverse forme di vibrazione energetica. Solo, quella della materia è una vibrazione più densa e pesante. Nel processo di costruzione, la forma fisica viene anticipata dalla sua forma invisibile, sulle cui linee di forza inizia ad aggregarsi la materia. Ciò è dimostrato, ad esempio, dalle fotografie Kirlian, nelle quali l’immagine del fiore che sarà sviluppata e visibile solo qualche giorno dopo, è in realtà già presente nella sua realtà eterica. Lo stesso succede in tutte le forme viventi.
Meridiani energetici
Venendo ai Meridiani energetici (chiamati così dai primi occidentali venuti in contatto con la cultura medica cinese, in analogia con i meridiani della Terra), si tratta di “canali” nei quali fluisce l’energia. Se l’energia, nel suo fluire, non trova impedimenti, si avrà uno stato di salute e benessere generale. Ma, dal momento che la vita è caratterizzata da un continuo squilibrio e ricerca di nuovo equilibrio, i vari squilibri, causati dagli stili di vita e dalle esperienze che la vita ci pone in condizioni di dover affrontare, si ripercuoteranno nel nostro corpo energetico e fisico.
Per conseguenza, se tale “squilibrio”, problematica, si risolverà facilmente, allora l’impedimento al corretto fluire dell’”energia” (o Qi) si risolverà e non si verificheranno disturbi funzionali o “malattie”. Viceversa se la problematica non si risolve e il disturbo così causato diviene cronico, allora il flusso energetico è impedito, parzialmente fino a totalmente.
Così, nel corpo umano, l’energia di un canale cronicamente “pieno”, riempie i tessuti muscolari circostanti e lì si fissa, cioè lì viene trattenuta. Fra le varie cause di ciò, vi può essere anche una situazione emozionale, magari pesante, ma soprattutto ripetitiva; oppure una postura sbagliata, o dello sforzo continuo di rendere scultoreo il corpo con un sistema di allenamento troppo faticoso ed estremo come il body building , pesistica, ecc. In tutti i casi, una parte del corpo sarà in difficoltà, e non tarderà a manifestare un sintomo. Se tale sintomo non riesce a consapevolizzare circa l’impedimento energetico sottostante, e se la “cura” è circoscritta all’aspetto fisico, il problema si interiorizzerà, e verranno conseguentemente colpiti anche gli organi interni.
Da tutto ciò si può intuire che ogni “sintomo” del corpo fisico è l’effetto visibile di una causa energetica, non visibile.
Occorrerà dunque scoprire il livello della “causa” di malattia, e operare a quel livello.
Nella cultura occidentale sono tenuti distinti, anche se interagenti, i livelli materiali, emozionali, mentali e spirituali del nostro corpo. Sì tratta di una divisione “orizzontale”, che ci separa in parti. La suddivisione orientale invece è in senso verticale, in quanto ogni meridiano presiede a funzioni specifiche, che comprendono tutti i livelli suddetti.
Importante è ricordare che il circolo energetico è uno, e che la persona è un intero. Quindi, nella cura, si deve considerare non tanto e non solo la parte che presenta il problema, bensì l’intero che, attraverso il sintomo, manifesta una difficoltà in una sua parte.
I meridiani della medicina cinese sono sei coppie, dove ogni coppia è costituita da un meridiano yin e da uno yang. I dodici meridiani scorrono simmetricamente nella parte destra e in quella sinistra del corpo.
Si può dire che, lavorando sui meridiani, si lavora direttamente sull’essenza della vita, attraverso le varie tecniche di lavoro sui meridiani stessi.
In sintesi, attraverso il lavoro sui meridiani, guidato dal terapeuta, con la giusta costanza e dedizione si otterranno benefici non solo a livello fisico ma anche nella vita.
Nel lavoro sui meridiani, man mano che liberiamo una parte del corpo fisico, liberiamo anche una parte energetica rimasta “imprigionata”, che manteneva attive delle memorie in genere sgradevoli e dolorose. Nel liberarle, talvolta queste affiorano alla nostra coscienza (se hanno ancora a che fare con la nostra vita attuale), ma talvolta no.
Questo “lasciare andare” porta a dei cambiamenti importanti, vengono cambiate le memorie cellulari e quell’evento doloroso si dissolve, per così dire, e non potrà più avere effetti su di noi. In questo lavoro, si porterà alla coscienza quella determinata parte del corpo, e poi l’intero corpo, fisico ed energetico. E grazie a questa consapevolizzazione, avverrà il cambiamento positivo. Come si potrà comprendere, una parte fondamentale in questo lavoro, è data dalla consapevolezza e dall’intenzione.
Ovviamente, nessun cambiamento può avvenire “d’un blé”, e infatti per ottenere risultati, spesso anche spettacolari ed inattesi, è necessario possedere due virtù importanti (e spesso oggi desuete..): pazienza e costanza. Oltre che, naturalmente, fiducia e determinazione.
Una componente fondamentale è anche la respirazione, spesso non sufficientemente valutata, e quindi insufficiente e/o scorretta. Il centro è costituito dall’addome, dove si trova il nostro potere energetico. Indispensabile, dunque, nel processo di guarigione, è anche prendere consapevolezza di come respiriamo, e correggere/rieducare la nostra respirazione.